Aumento dei ricavi, soluzione per lo stadio e ingaggiare giovani talenti sono gli obiettivi primari del Milan targato Barbara Berlusconi

Il vice-presidente e amministratore delegato del Milan Barbara Berlusconi in una intervista rilasciata a FourFourTwo Italia ha parlato di stadio e della situazione del calcio italiano rispetto a quello europeo: "Si è sottovalutata la concorrenza europea che, stagione dopo stagione, ha guadagnato quote di mercato, sottraendo ai nostri club importanti porzioni di ricavi".- queste le parole di Barbara Berlusconi che ha poi aggiunto - "Nel 2000 tre delle prime cinque società d’Europa per fatturato erano italiane. Oggi siamo molto più indietro. Il modello del calcio futuro è inevitabilmente un mix di successi sportivi e capacità di ottenere risultati commerciali, finanziari e manageriali. E i risultati migliori sul campo vanno proprio chi è stato capace di dotarsi di una struttura e di efficienti strategie commerciali. Un esempio di paese virtuoso è la Germania che, con stadi di proprietà e ricche sponsorizzazioni, senza fare follie ha creato un sistema virtuoso, un esempio da imitare. Conti in ordine, stadi pieni, sviluppo delle attività commerciali e tanti giovani in campo. Dobbiamo sempre ricordarci poi che il calcio non è un business solo per chi guadagna milioni di euro, ma anche per i tanti posti di lavoro che crea“.

In merito al nuovo stadio l'AD ha dichiarato: "Confermo che stiamo valutando soluzioni alternative a San Siro. Ma decisioni non sono state ancora prese anche perchè il tema è molto complesso. Richiede un approfondimento che è in corso proprio in questi giorni con i miei più stretti collaboratori".

Per il futuro il numero 2 del Milan ribadisce che "l’obiettivo è quello di ingaggiare giovani talenti prima che diventino top player e prima che il loro costo sia, per noi, difficile da sostenere. Aumentare i ricavi, poi, è una sfida per noi centrale. Solo così potremmo autofinanziarci, migliorare le strutture e permetterci qualche top player in più. Una sfida che darà i primi risultati nel medio periodo, non prima di tre anni“.

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